TOM, MA CHE PROBLEMI HAI?

Apro l’armadio e prendo il fucile.

 

Vado giù dalle scale ed ecco lei in cantina che mi guarda con aria terrorizzata.

«Frank, uccidilo ti prego» mi dice mia moglie. Io guardo il vecchio e gli dico: «Ti sei spinto troppo oltre, Tom. Questa casa non è la tua, la tua casa è dall’altra parte dell’isolato». 

«È vero, è vero…» dice Tom con un tono di voce quasi piagnucoloso «Ma è più forte di me fare quelle cose. È più forte di me!» Scoppia a piangere.

Guardo mia moglie che si copre la faccia come per cancellare cosa era divenuta casa nostra ora, non sarà possibile togliere il ricordo di quei poveretti ammazzati e fatti a pezzi in giro per casa nostra. Dovremo traslocare e spero, Cristo Dio, spero soltanto che mia moglie tenga duro, che non mi abbandoni o crollo anche io.

«Sei uno sporco pedofilo satanista del cazzo, Tom. Dovrei spararti. Sei un essere immondo»

 

Accompagno mia moglie fuori da quella cantina, le tengo la testa bassa man mano che facciamo i gradini, uno ad uno, lentamente, mentre Tom singhiozza legato al palo di legno. Di sopra, cerco di eliminare subito quella strana e sinistra luce delle candele accendendo il lampadario del soggiorno. La scena è indescrivibile, organi, arti e sangue dappertutto. Di bambini, di poveri bambini. La croce rivolta verso il basso disegnata con i palmi delle mani di Tom sulla parete principale, ecco non lo scorderò mai. Andiamo verso l’uscita, la porta principale. Siamo in strada ora.

Mia moglie esita per un istante e poi mi dice: «Frank. Se non lo uccidi non so come potrò dimenticare questa storia. È il male! Lo capisci questo!?»

«Calmati, calmati. Non sono io a decidere ma Dio. Dio ha sbagliato perché ha fatto scappare un diavolo qui, sulla terra. E se non ci pensa Dio ci penserà la legge» la mia mente si sta annebbiando, non riesco a capire cosa sia meglio fare ora. Amore mio, cara mia, hai ragione tu?

«Uccidilo ho detto! Frank non scherzo! Non farmi discorsi da catechismo proprio ora cazzo, devi andare giù e premere il grilletto e sai cosa farò io? I bagagli! Vado di sopra, preparo due valigie e le carico in macchina. E ce ne andiamo In un altro stato! Ha ucciso dei bambini cazzo!»

 

Che cazzo di patologia hai. Sapevo che ti piaceva guardare i bambini in internet e che per qualche strana deviazione mentale ti trovavi a fare cose inconsapevolmente come ritrovarti a toccartelo nel giardino dei Woodman ma oggi, Tom, sei da sedia elettrica. Ma la sedia te la porta la cartuccia di questo fucile.

 

Povero Tom, malato bastardo. 

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