BRUTTA STORIA LA VITA IN CAMPAGNIA
Che noia la vita di campagna. Una vera noia per il gracile e timido Timothy. Una noia dovuta soprattutto allo scontento che provava a stare a casa con i suoi genitori, in quella casa, maledetta. Ogni volta che ci entrava si sentiva sottomesso e umiliato dai suoi genitori che ora lo chiamavano qui, ora lo chiamavano a fare quella cosa là. Per lui non c’era tregua, assolutamente, mai. E in più aveva un padre che lo trattava come una femminuccia: «Spostati, non sei in grado tu», queste erano le parole che più usava quando erano in campo a fare lavori, o nella fattoria.
Venne sera e Timothy, un po’ spaventato ma deciso, prese con sé le cinghie del furgone e le mise sotto il suo letto. Dopo cena e dopo essersi fatto fuori quel solito litro e mezzo di birra guardando cavolate no sense in tv, il padre andò a letto assieme alla moglie.
Timothy aspettò due ore, nel pianto dell’odio per quegli esseri, quei maledetti esseri che avevano fatto un male tremendo alla sua povera anima. In qualche maniera credeva che sarebbe sempre stato il povero idiota di campagna, proprio a causa loro, proprio a causa di suo padre che lo trattava sempre così male.
Si infilò in camera da letto con le cinghie coi morsetti, per la chiusura rapida, erano due. Le passò sotto il letto dei suoi e poi, mentre loro dormivano, li passò sopra. Infilò le cinghie nei rispettivi morsetti e tirò a più non posso. Tira, tira, tira Tim! Si diceva. E così fece. I suoi genitori, in preda al panico, erano bloccati sul letto.
«che diavolo fai Tim?!” diceva la madre
«che scherzo da idioti è questo!» diceva il padre
Raccolse il bastone vicino alla porta del recinto ed aprì la gabbia.
Fece uscire tre maiali e con il bastone lì indirizzo verso casa.
Fu un’impresa per il povero Timothy far salire i maiali su per le scale ma ce la fece! Quindi li portò in camera da letto dei suoi genitori i quali cominciarono ad urlare in maniera disumana.
Il giovane Timothy chiuse la porta quando vide un maiale staccare un pezzo di piede alla madre e l’altro, sopra il letto, mangiare la testa del padre. Concluse che nel giro di poco tempo non sarebbe rimasto niente tranne che sangue, pezzi di carne, sterco e mobili sporchi.
Timothy era libero. Libero!
…Ora vai Timothy, prendi i soldi dalla giacca di tuo padre e vai nella prima sala giochi che trovi giù in città: te la sei meritata!
«che scherzo da idioti è questo!» diceva il padre
Fece uscire tre maiali e con il bastone lì indirizzo verso casa.
Commenti
Posta un commento